Quando mamma e babbo si sono separati e noi tre abbiamo cambiato casa, una delle prime cose che mamma ha deciso di fare è stata quella di prendere un cane. È andata al canile con Sara e ha scelto subito Yorkie, uno Yorkshire molto puzzolente ma anche tanto affettuoso. Era novembre 2013. Mamma e Sara sono venute a prendermi in macchina alla fermata del bus e nei seggiolini di dietro, accanto a Sara, c’era un musino pelosetto e simpatico.
La storia racconta che Yorkie fosse nato a Santo Domingo e che la sua padrona, finita in carcere qui in Italia, lo avesse lasciato al canile. Yorkie non era il suo vero nome, ma siccome era uno Yorkshire al canile lo hanno chiamato così. Noi lo abbiamo preso in affidamento e quando la padrona originaria lo ha chiesto indietro, a noi ha pianto il cuore. Ma se sono qui a raccontare questa storia, significa che Yorkie è poi rimasto con noi.
Quando aveva fame, Yorkie saltava sempre. Giocava con Leo. Sotterrava gli ossi in giardino.
Adesso la sua medaglietta è attaccata vicino alla porta e a volte, col vento, fa quel rumorino di quando Yorkie si avvicinava e si sdraiava sul tappetino all’ingresso.